martedì 17 aprile 2018

LA CIVILTA’ MINOICO-CRETESE

LA CIVILTA’ MINOICO-CRETESE

Dufay, Charles

Edizioni Ferni, 1976

Nel 1876, Heinrich Schliemann, dopo aver scoperto la Troia omerica, si recò a Micene sulle tracce di Agamennone e dei suoi non meno celebri familiari. La sua intuizione fu felice anche questa volta, trovò cinque tombe sotterranee, con scheletri intatti coperti di ornamenti d’oro e di gioielli, in quella che doveva essere la rocca degli Atridi. Le emergenze archeologiche riportate alla luce da Heinrich, però non riguardavano Agamennone; esse risalivano al XVI secolo a.C., quindi più antiche delle vicende narrate da Omero. Egli aveva ritrovato i resti del popolo miceneo, una civiltà fino ad allora sconosciuta dalla scienza, con una tale ricchezza di forme artistiche e architettoniche, quale soltanto un millennio dopo si sviluppò nuovamente in Grecia. La storia dell’Europa, dei greci e della civiltà occidentale doveva essere retrodatata e gli indizi portavano all’isola di Creta, all’antica Cnosso ed al mitico re Minosse.

sabato 10 marzo 2018

Cerambo

Cerambo era nipote di Poseidone stesso e di una Ninfa. Pascolava le sue molte greggi sui monti suonando bucolicamente uno strumento musicale di sua invenzione, la lira. Perciò le Ninfe gli apparvero e si posero a danzare intorno a lui. Anziché venerarle e godersi lo spettacolo, Cerambo le insultò. Sopraggiunse un inverno freddo, gelarono i torrenti e i prati si coprirono di neve, e Cerambo fu mutato in un miserabile tarlo del legno, nero e con i denti ricurvi; «i fanciulli gli giocano intorno e, dopo avergli tagliato la testa, che, con le sue corna, somiglia alla lira, se la mettono indosso».