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L'odissea dell'Apollo di Gaza, statua sequestrata da Hamas e poi scomparsa - Rai News:
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Ritrovata, sequestrata e poi nuovamente scomparsa. Comincia ad essere un’odissea quella dell’Apollo di Gaza.
La seconda vita della statua di bronzo, di poco meno di due metri, era cominciata nel settembre scorso e riportata in Italia dal quotidiano La Repubblica. Nella rete del pescatore Mounir, nella spiaggia antistante Deir al-Balah, a metà della Striscia di Gaza, era rimasto impigliato un braccio dell'Apollo. Mounir, aiutato dai suoi figli riesce a portare a casa quei cinquecento chili nascosti per venticinque secoli e, pensando che fosse oro, ne mozza un dito, per cercare un acquirente. Ma nella striscia di Gaza le voci girano velocemente e giungono anche ad Hamas.
La polizia la sequestra, viene scoperto che si tratta di bronzo e subito viene riconosciuto il valore come reperto dell’arte ellenica. Ma c’è un problema di natura religiosa: l'Islam vieta la riproduzione della figura umana nell'arte. E poi Apollo è nudo: impossibile mostrarlo in pubblico.
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