Le riforme di Licurgo
(Licurgo) annullò il valore di
ogni moneta d'oro e d'argento e stabilì che avessero corso solo quelle di
ferro, disponendo che fossero di gran peso e di scarso valore, per cui, per la
somma di 10 mine, occorreva gran spazio in una casa e per trasportarle un paio
di buoi [...] (così) molte disuguaglianze fra i cittadini vennero evitate.
Infatti chi avrebbe voluto rubare [...] un denaro che non era possibile
nascondere [...] e nemmeno utile frazionare? Per questo trattò con l'aceto il
ferro rovente, e lo rese inservibile per ogni altro uso.
Plutarco, Licurgo, 9,
I-II sec. d.C.