venerdì 31 maggio 2013
sabato 25 maggio 2013
domenica 19 maggio 2013
Anelli alle caviglie e bastoni sulle porte. Le usanze amorose viste da Erodoto
Corriere della Sera
13.4.2013
Anelli alle caviglie e bastoni sulle porte. Le usanze amorose viste da Erodoto
Eva Cantarella
Fu il primo storico greco, Erodoto: il padre della storia. Ma fu anche — possiamo ben dirlo — il primo etnografo occidentale: grande viaggiatore, ed estremamente curioso delle culture diverse dalla sua, Erodoto descrive usi e costumi di popolazioni che, ai greci, dovevano apparire una sorta di rappresentazione del mondo alla rovescia. Soprattutto in materia sessuale: i Massageti, ad esempio, racconta nel descrivere le usanze dei popoli stanziati sulle coste orientali del Mediterraneo, pur essendo monogami usavano promiscuamente le mogli altrui. I Nasamoni, non contenti di vivere in un regime di totale promiscuità, usavano addirittura rendere pubblici i loro rapporti piantando un bastone innanzi alla casa delle donne con le quali si erano uniti. Non meno promiscui gli Agatirsi, gli Ausei e i Macli, i quali, quando un bambino raggiungeva i tre anni, decidevano chi era il padre sulla base della rassomiglianza. Per non parlare dei Gindani, le cui donne mettevano alla caviglia un anello per ogni uomo col quale si accoppiavano, e godevano di un prestigio tanto maggiore quanto più alto era il numero degli anelli. Per i Greci, c'era di che restare sbalorditi. I mondi che Erodoto descriveva erano ispirati a valori radicalmente opposti ai loro: il relativismo culturale non è certo un fenomeno di oggi.
Anelli alle caviglie e bastoni sulle porte. Le usanze amorose viste da Erodoto
Eva Cantarella
Fu il primo storico greco, Erodoto: il padre della storia. Ma fu anche — possiamo ben dirlo — il primo etnografo occidentale: grande viaggiatore, ed estremamente curioso delle culture diverse dalla sua, Erodoto descrive usi e costumi di popolazioni che, ai greci, dovevano apparire una sorta di rappresentazione del mondo alla rovescia. Soprattutto in materia sessuale: i Massageti, ad esempio, racconta nel descrivere le usanze dei popoli stanziati sulle coste orientali del Mediterraneo, pur essendo monogami usavano promiscuamente le mogli altrui. I Nasamoni, non contenti di vivere in un regime di totale promiscuità, usavano addirittura rendere pubblici i loro rapporti piantando un bastone innanzi alla casa delle donne con le quali si erano uniti. Non meno promiscui gli Agatirsi, gli Ausei e i Macli, i quali, quando un bambino raggiungeva i tre anni, decidevano chi era il padre sulla base della rassomiglianza. Per non parlare dei Gindani, le cui donne mettevano alla caviglia un anello per ogni uomo col quale si accoppiavano, e godevano di un prestigio tanto maggiore quanto più alto era il numero degli anelli. Per i Greci, c'era di che restare sbalorditi. I mondi che Erodoto descriveva erano ispirati a valori radicalmente opposti ai loro: il relativismo culturale non è certo un fenomeno di oggi.
giovedì 16 maggio 2013
Griechische Palaeographie
Griechische Palaeographie
Das Buchwesen im Altertum und im byzantinischen Mittelalter
2. Auflage, 1. Band
von V. Gardthausen.
Published 1911 by Veit & Comp. in Leipzig, Germany .
domenica 12 maggio 2013
GLI ARCHEOLOGI ITALIANI SCOPRONO LA PORTA DELL’ADE
GLI ARCHEOLOGI ITALIANI SCOPRONO LA PORTA DELL’ADE
SABATO, 16 MARZO 2013 LA REPUBBLICA - R2-CULTURA
SABATO, 16 MARZO 2013 LA REPUBBLICA - R2-CULTURA
In Turchia
ISTANBUL — Il mistero della Porta dell’Ade di Hierapolis, descritta anche da Cicerone e raccontata da Strabone, che gli archeologi cercavano da oltre mezzo secolo è stato svelato. E a farlo è stato l’archeologo italiano Francesco D’Andria, dell’Università del Salento, che è arrivato fino al mitico Plutonium, come lo chiamavano i romani. La scoperta è avvenuta vicino al Comune di Pamukkale e l’annuncio è stato dato ieri al convegno sugli scavi archeologici italiani in Turchia.
venerdì 10 maggio 2013
“Iside la scandalosa” inaugura la sezione egizia
“Iside la scandalosa” inaugura la sezione egizia
MERCOLEDÌ, 06 MARZO 2013
MERCOLEDÌ, 06 MARZO 2013
LA REPUBBLICA
Napoli
Benevento città d’arte, cultura e mistero. La storia pagana del capoluogo sannita, celebrata attraverso un nuovo spazio artistico e una mostra che si ispira al culto degli dei. “Iside la scandalosa e la magnifica - Viaggio nel mito tra reale e virtuale”, ha battezzato la nuova sezione egizia del museo Arcos di Benevento. Lo spazio espositivo dedicato all’antico Egitto, con testimonianze provenienti dal tempio beneventano dedicato alla dea Iside, è stato presentato dal presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile, dall’assessore alla Cultura, Maria Felicia Crisci, dalla consulente scientifica del Museo del Sannio, Maria Luisa Nava e dal dirigente del settore cultura della provincia di Benevento, Pierina Martinelli. Si tratta dell’esposizione, in un’intera ala appositamente dedicata, di materiale lapideo proveniente dal tempio beneventano di Iside, uno dei più importanti luoghi di culto del Mezzogiorno, attivo per secoli, fino all’editto di Costantino e all’editto di Tessalonica, dunque, orientativamente, fino al quinto secolo dopo Cristo. Nella relazione della consulente scientifica Maria Luisa Nava è emerso come il tempio del capoluogo sannita consacrato a Iside sia il più ricco tra i luoghi di culto dedicati alla dea e polo archeologico di interesse internazionale. Le statue presenti nel sito culturale provengono direttamente dall’Egitto. La dea Iside fu scandalosa, misteriosa e ammaliante, perché espressione del bene e del male, dell’amore e della determinazione, della perversione e della grandezza di una donna in quel contesto storico. Secondo le intenzioni di Aniello Cimitile, la provincia di Benevento, con questo nuovo spazio, dotato anche di tecnologie innovative 3D, sviluppate da eccellenze locali, quali Spin Vector e Arguzia, valorizzerà uno dei tratti fondamentali della storia religiosa e culturale pagana della città di Benevento. L’amministrazione provinciale sannita, inoltre, con la nuova sezione egizia ha voluto dar vita ad un vero e proprio triangolo magico nel centro cittadino: chiesa di Santa Sofia (patrimonio Unesco) con annesso chiostro, museo del Sannio e “Giardino del Mago” di Riccardo Dalisi; Hortus Conclusus di Mimmo Paladino e, infine, il museo Arcos. Un percorso culturale ricchissimo,
concentrato in poche decine di metri.
(flavia squarcio)
L'épopée homérique expliquée par les monuments
L'épopée homérique expliquée par les monuments / W. Helbig ; traduction française de M. Fl. Trawinski,... ; avec une introduction par M. Maxime Collignon,... -Firmin-Didot et Cie (Paris)-1894
martedì 7 maggio 2013
domenica 5 maggio 2013
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