domenica 19 maggio 2013

Anelli alle caviglie e bastoni sulle porte. Le usanze amorose viste da Erodoto

Corriere della Sera
13.4.2013
Anelli alle caviglie e bastoni sulle porte. Le usanze amorose viste da Erodoto
Eva Cantarella


Fu il primo storico greco, Erodoto: il padre della storia. Ma fu anche — possiamo ben dirlo — il primo etnografo occidentale: grande viaggiatore, ed estremamente curioso delle culture diverse dalla sua, Erodoto descrive usi e costumi di popolazioni che, ai greci, dovevano apparire una sorta di rappresentazione del mondo alla rovescia. Soprattutto in materia sessuale: i Massageti, ad esempio, racconta nel descrivere le usanze dei popoli stanziati sulle coste orientali del Mediterraneo, pur essendo monogami usavano promiscuamente le mogli altrui. I Nasamoni, non contenti di vivere in un regime di totale promiscuità, usavano addirittura rendere pubblici i loro rapporti piantando un bastone innanzi alla casa delle donne con le quali si erano uniti. Non meno promiscui gli Agatirsi, gli Ausei e i Macli, i quali, quando un bambino raggiungeva i tre anni, decidevano chi era il padre sulla base della rassomiglianza. Per non parlare dei Gindani, le cui donne mettevano alla caviglia un anello per ogni uomo col quale si accoppiavano, e godevano di un prestigio tanto maggiore quanto più alto era il numero degli anelli. Per i Greci, c'era di che restare sbalorditi. I mondi che Erodoto descriveva erano ispirati a valori radicalmente opposti ai loro: il relativismo culturale non è certo un fenomeno di oggi.